Omologazioni
EURO0, EURO1, EURO2, EURO3, EURO4, EURO5 e poi ci sarà anche EURO5+
Omologazioni
EURO0, EURO1, EURO2, EURO3, EURO4, EURO5 e poi ci sarà anche EURO5+

Cos’è cambiato negli anni e soprattutto cosa cambia per gli scarichi aftermarket?

Queste sono le omologazioni e le sigle per riconoscerle dalla carta di circolazione:

Commercializzati sino al 17/06/03, con una tolleranza di ulteriori 12 mesi per l’esaurimento delle scorte di fine serie. In realtà dalla fine del 2000 erano già praticamente tutti fuori commercio. Nessuna dicitura specifica sulla carta di circolazione;

In vigore dal 17/06/99 come norma d’omologazione, i mezzi Euro 1 sono stati commercializzati sino al 01/07/04; anche in questo caso con un anno di tolleranza per l’esaurimento delle scorte di fine serie. Sulla carta di circolazione riportano la dicitura “97/24 cap. 5 fase I”, nel caso dei ciclomotori, e “97/24 Cap. 5 e Cap.9” nel caso delle moto;

In vigore dal 01/04/03, sono stati commercializzati sino al 31/12/07, con ulteriori 12 mesi di tolleranza per quei modelli costruiti in non più di 5000 pezzi. Sulla carta di circolazione la dicitura è “2002/51/CE Fase A” oppure “2003/77 Fase A” oppure ‘’97/24/CE Cap.5 e Cap.9’’;

Per i motocicli è il protocollo più avanzato. È in vigore dal 01/01/06. Sulla carta di circolazione la dicitura è “Rispetta Direttiva 2003/77/CE Rif. 2002/51/CE Fase B e 97/24/CE Cap.9”. Oppure dalla dicitura alternativa “2006/120/CE”.

Dal 01/01/16 è entrato in vigore l’Euro 4 (prima per i motocicli, successivamente per i ciclomotori). Il codice riportato sulla Carta di circolazione che identifica la Euro 4 di motocicli e ciclomotori è E4 168/2013. La normativa corrispondente 168/2013 invece è riportata alla voce V.9 del libretto di circolazione.

Dal 01/01/2020 è entrato in vigor l’Euro5. Il codice riportato sulla Carta di circolazione che identifica la Euro 5 è 134/2014/UE. La normativa corrispondente (134/2014/UE, e successivo aggiornamento 2018/295) invece è riportata alla voce V.9 del libretto di circolazione.

Come si vede, ci sono stati dei periodi di sovrapposizione nelle vendite di veicoli di categorie differenti. La legge stabiliva infatti delle date di obbligatorietà delle nuove omologazioni, lasciando tempo per l’esaurimento delle scorte dei veicoli omologati secondo i protocolli precedenti.

Veniamo a noi: gli SCARICHI o SILENZIATORI.

Per ogni categoria la normativa prescrive dei limiti di rumore ed inquinamento che il sistema di scarico originale e non deve rispettare al fine di poter ricevere l’omologazione.

Tralasciando gli ormai lontani EURO2, EURO1 e EURO0, concentriamoci sul non troppo vecchio EURO3 e sul più recente EURO4 e EURO5 (quello in vigore attualmente).

mistral azienda 01

Le normative EURO3 che riguardano gli impianti di scarico aftermarket sono: Direttiva 2006/120/CE, Direttiva 2005/30 CE e la 97/24 CE, per gli impianti più vecchi.
Il silenziatore deve riportare chiaramente il marchio del produttore, il numero di omologazione riferito a quel prodotto ed a quel produttore, il paese di omologazione, inoltre deve essere indicato il numero 9 se rispetta l’omologazione rumore e il numero 5 se rispetta l’omologazione inquinamento, entrambi i numeri se sono rispettate entrambe. (Paragrafo 4.2.1.1., Allegato VII, 97/24/CE)

Esempio:

  • DUC1002 e3 0137 5: silenziatore tipo DUH1002 con omologazione numero 0137 per inquinamento (5) rilasciata dal ministero dei trasporti italiano (e3).
  • DUC1002 e24 10008 9: silenziatore tipo DUH1002 con omologazione numero 10008 per rumore (9) rilasciata dal ministero dei trasporti irlandese (e24)
  • DUC1002 e1 12128 5 9: silenziatore tipo DUH1002 con omologazione numero 12128 per inquinamento (5) e rumore (9) rilasciata dal ministero dei trasporti tedesco (e1)

Altri esempi sono visibili all’Appendice 3, Allegato VII, 97/24/CE

Mentre la normativa EURO4 è la 168/2013 con successivi aggiornamenti 134/2014 e 2018/295 (ovvero fino a EURO5). Il silenziatore deve riportare il codice prodotto, il paese di omologazione, il numero di omologazione e la lettera di codifica: H dispositivo di scarico antinquinamento e di riduzione del rumore, Gdispositivo di riduzione del  rumore, F dispositivo antinquinamento. (Tabella 1, Allegato VII, 901/2014)

Esempio:

  • BN1400 e4 1052 H: omologazione per dispositivo di scarico (dispositivo antinquinamento e di riduzione del rumore H) tipo BN1400 rilasciata dal ministero dei trasporti olandese (e4) con numero 1052
  • MG500 e12 0036 G: omologazione per dispositivo di riduzione del rumore G tipo MG500 rilasciata dal ministero dei trasporti austriaco (e12) con numero 0036
  • TH205 e21 0154 F: omologazione per dispositivo antinquinamento F tipo TH205 rilasciata dal ministero dei trasporti portoghese con numero 0154

Altri esempi sono visibili all’Appendice 2, Allegato V, 901/2014

Come si fa a capire se l’omologazione che troviamo sullo scarico è corretta per la nostra moto EURO4 o Euro5?

Il sistema di scarico di una moto EURO4 o EURO5 è dotato di catalizzatore, esso può essere contenuto nei collettori, nel compensatore centrale (se presente) oppure nel silenziatore finale.

  • Nel caso in cui sia contenuto nei collettori o nel compensatore centrale, il silenziatore finale avrà la sola funzione di riduzione del rumore per cui il codice di omologazione terminerà con la lettera G. (Esempio: Moto Guzzi V85TT). La funzione antinquinamento è da attribuire al catalizzatore originale presente nel sistema o ad eventuale dispositivo antinquinamento F.
  • Nel caso in cui sia contenuto nel silenziatore finale, anche il relativo ricambio aftermarket dovrà averlo e il codice di omologazione inciso sul silenziatore riporterà la lettera H (dispositivo antinquinamento e di riduzione del rumore) o in alternativa il silenziatore finale dovrà essere omologato come dispositivo di riduzione del rumore G con integrato un dispositivo antinquinamento F. (Esempio: Moto Guzzi V7 III).
  • La lettera F invece è relativa ai dispositivi antinquinamento, normalmente è usata per raccordi catalizzati, collettori catalizzati oppure compensatori centrali catalizzati, naturalmente per l’omologazione del rumore ci sarà in abbinamento un dispositivo di riduzione del rumore G o il silenziatore originale.

Se la propria moto è EURO4 anche il silenziatore di sostituzione dovrà essere EURO4, scarichi omologati seconda la normativa EURO3 (con numero 5 e 9) non rispettano la normativa attuale.

Processo di omologazione in breve

  • L’azienda produttrice sviluppa i prototipi e definisce i disegni tecnici del prodotto
  • L’ente certificatore (Ministero dei Trasporti), tramite un ingegnere interno o intermediario (ente privato) autorizzato, esegue una visita d’accreditamento all’azienda produttrice. La visita, a sfondo ispettivo, ha lo scopo di verificare i processi produttivi e gli standard seguiti dal costruttore, il quale deve garantire la conformità della produzione dei dispositivi. Questa visita si ripete ogni 2 anni.
  • L’ingegnere, o ente intermediario, esegue i test previsti dalla normativa di riferimento sul prodotto, se positivi il processo continua, in caso negativo si attuano le opportune modifiche e si ripetono i test.
  • Disegni e report tecnici dei test vengono inviati al Ministero di riferimento e nel giro di circa 4/6 settimane il prodotto risulta omologato, il costruttore riceve il via libera per la produzione con il relativo codice di omologazione e certificato da allegare al prodotto.

Prodotto omologato

Un prodotto omologato (specifico e corretto per la propria moto) risulta essere un dispositivo approvato alla sostituzione del componente originale, per il quale non servono trascrizioni sul libretto della moto, si è perfettamente in regola con il codice della strada, si possono eseguire le revisioni ordinarie e qualsiasi altro tipo di controllo.

CERTIFICAZIONI E OMOLOGAZIONI MISTRAL – Garanzia e Qualità

Da sempre accreditati presso il Ministero dei Trasporti Italiano, nel 2018 abbiamo voluto ulteriormente innalzare il livello di tutela per i nostri clienti, avviando una collaborazione con DEKRA, ente tedesco riconosciuto a livello internazionale che si occupa di omologazioni e certificazioni aziendali.

L’accreditamento presso questo ente ci ha permesso di certificare i rigorosi processi che già seguivamo per la nostra produzione e di integrarne di nuovi migliorativi. La qualità e il cliente sono sempre al centro  della nostra attività lavorativa.

Alcuni esempi delle omologazione rilasciate da DEKRA per i nostri prodotti:

  • Scarichi V7 850 E5
  • Scarichi V9 850 E5
  • Impianto completo MG V85 TT

Inoltre DEKRA ci tiene aggiornati su tutte le nuove novità normative, l’EURO5+ è solo la prossima sfida da vincere!

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